Abul Abbas è un dono speciale, un elefante che affronta un viaggio di due anni da Baghdad ad Acquisgrana, attraversando il deserto, il mare, le montagne. Il re Carlomagno apprezza tanto la compagnia dell'elefante che in ogni viaggio nel suo grande regno non potrà più fare a meno di lui.
Una storia che ripercorre la "storia" dell'amicizia tra Harun al Rashid, Califfo di Bagdad, e Carlomagno, sovrano d'Occidente.
"Carlo Magno... voleva sentirsi pulito e inventò le mutande di lino, da portare sotto le brache alla maniera dei Celti. Era circondato da dodici Paladini, scelti per la loro lealtà e la loro amicizia, non per la ricchezza o la nobiltà, e sedeva con loro attorno a una Tavola Rotonda, proprio come Artù, le cui gesta furono ricalcate sulle sue".
"Abul abbas fu portato nei giardini della reggia. Si guardò intorno, sospettoso, poi vide le fontane: l'acqua zampillava e pareva lo salutasse con il suo canto. Questo bastò a rincuorarlo. Quando Carlomagno si avvicinò, l'elefante era tutto intento a farsi la doccia e lo accolse con una spruzzata gioiosa. Per sua fortuna il re adorava l'acqua e si mise a giocare con lui.
Fu l'inizio di una grande amicizia".