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Per dodici anni della sua vita, Willow ha osservato il mondo secondo i parametri delle sue due ossessioni, le malattie e le piante; ha vissuto in una famiglia colorata (due genitori "bianchi da sembrare quasi blu" e una bambina di colore adottata) finché un giorno la sua vita cambia.
Rimasta orfana per la seconda volta Willow comincia un viaggio stupendo che la porterà a sentirsi parte del mondo.

"Voglio che sappiate che nonostante io non somigli per niente ai miei genitori, in qualche modo è naturale che siamo una famiglia. Si vede. Almeno io credo di si. E davvero, questo è tutto ciò che conta"

"Io non stavo fingendo di essere diversa da quella che sono, eppure mi accettavano nella squadra. Mi sentivo umana. Non saprei descriverlo in altro modo."

"Mi riprometto di essere triste, e anche arrabbiata, ma di non avercela mai col mondo al cento per cento. C'è differenza."

"Non bisogna mai permettere a nessuno di dirci che non possiamo farcela."